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La storia Ultras del Basket a Milano comincia a metà anni ’70 con i Panthers Powers, affiancati, dopo alcuni anni, dal gruppo dei Red Shoes Supporters 1988. I due gruppi si sono sciolti rispettivamente nel 2006 e nel 2008 dopo decenni di attività Ultras. Insieme a questi gruppi hanno avuto un discreto rilievo anche i ragazzi del Gruppo Guinness che, pur facendo parte dei Red Shoes, hanno sempre mantenuto anche un’identità propria. La storia ultras del basket a Milano si è così arrestata fino alla stagione 2012-13 quando, con la formazione degli Ultras Milano, la filosofia ultras ha di nuovo preso piede all’interno del palazzetto. Nei 5 anni intermedi, però, il tifo festoso non è completamente scomparso dalle tribune del Forum, il Club Milano 1936 che ha occupato in quel periodo la Curva, infatti, sebbene con uno spirito lontano dalle logiche Ultras – niente scontri fisici né dispetti – ha mantenuto costante il sostegno all’Olimpia con canti e coreografie.

Dal 23 febbraio 2013 l'unione delle forze del Club Milano 1936, Guinness Group e Sbarbati Milano (piccola realtà Ultras costituita da studenti Milanesi nel 2011), ha consentito la rinascita di una Curva Ultras per l'Olimpia. Nella loro prima stagione di vita, gli Ultras Milano hanno garantito la loro presenza al seguito dell'Olimpia in tutti gli incontri in trasferta in Italia e in alcuni incontri in trasferta di Eurolega.

Nel corso della stagione 2013-14, però c’è stato un momento di subbuglio: a seguito di una contestazione (dai toni tutt’altro che violenti come dimostrato dagli UM in aula di tribunale) dopo l'eliminazione dai quarti in coppa Italia, una quarantina di ragazzi vennero diffidati con l'approvazione della società. Da quel giorno e fino alla stagione 2018-19 gli Ultras hanno deciso di garantire il sostegno alla Maglia, astenendosi il più possibile dal rivolgersi ai singoli giocatori, di dare supporto coreografico e di contestare i dirigenti, rei di aver denunciato i propri tifosi.

Dopo le progressive dimissioni del General Manager flavio portaluppi nel 2018 e soprattutto di quelle successive del presidente livio proli nel 2019, il rapporto con la società si è progressivamente risanato.

Dopo il termine della stagione 2018-19 la società ha subito una profonda riorganizzazione ad opera dell’avvento di Coach Messina e lo staff è stato integralmente rinnovato. Per mediazione di uno dei pochi superstiti delle gestioni precedenti - Rossini - sono ripresi i rapporti diretti tra società e Curva definendo un progetto di collaborazione per unificare il tifo e costituire un polo unico all’interno del forum per gli incontri casalinghi oltre un coordinamento condiviso per le trasferte. Gli Ultras Milano han ribadito di gradire la collocazione nel settore B16. Una figura che ha contribuito ad accelerare il progetto di unificazione è stato anche il nuovo GM Stavropoulos. La stagione 2019-20 ha sortito così una crescita esponenziale del dialogo Società/Tifo producendo diversi momenti d’incontro che hanno contribuito a consolidare un dialogo tornato finalmente sereno e proficuo. Dopo la sospensione del campionato e il drammatico periodo legato alla pandemia è stato creato un progetto di Curva allargata estesa anche ai principali club rappresentati da Cani Sciolti e Supporters San Giuliano. Dopo diversi rinvii il progetto è definitivamente decollato con la stagione 2022-23, con grandi benefici per tutto il tifo per l'Olimpia. A partire dalla stagione 2023-24 gli Ultras Milano hanno deciso di ridisegnare il proprio ruolo in Curva abbandonando le dinamiche e convergendo nel progetto Milano Brothers. Il nuovo club si è da subito fatto carico di tutte le responsabilità organizzative del tifo, a livello coreografico e vocale prendendo la guida del sodalizio Curva Milano 1936. La linea del nuovo club prevede sostegno incondizionato alla squadra nel rispetto di tutti coloro che hanno continuato il loro percorso Ultras ma tirandosi fuori da tutte le dinamiche inerenti le rivalità.

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