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In Lombardia impari fin da piccolo che: "non ce la faccio" non si può dire; "
"non ci riesco" non esiste;
"sono stanco” non è mai abbastanza.
Cresci così, un po' chiuso, un po' con la convinzione di non essere mai all'altezza.
Ecco come Li riconosci  quelli della Lombardia: testa bassa e a lavorare.
I Lombardi, quelli veri, sono polentoni.
Si, perché' la polenta è ciò che li rappresenta. Ruvida, dura e fredda fuori, con quella crosticina che si forma appena sfornata. Tenera e avvolgente dentro, non ti delude mai. I Lombardi sono proprio così: un po' tonti, ruvidi e schivi, ma dentro sono buoni e dal cuore tenero.
Lo so, lo so, niente di speciale la polenta:
acqua, sale e farina gialla. Ma si sa', le cose semplici sono speciali perché rassicuranti, perché ci sono...
I Lombardi ci sono, sempre, su di loro ci puoi contare, li puoi odiare, ma se te ne innamori allora sei spacciato, perché sarà per sempre. Piange la mia Lombardia, senza far rumore, per non disturbare. Giace a terra, fatta a pezzi da un nemico vigliacco subdolo, che non si fa vedere.
Gli occhi sono bassi, tristi e pieni di paura.
Ci sono solo ambulanze e silenzio.
Lombardia mia non ti posso abbracciare, ma tu non mollare proprio adesso.
Ricordi?
"Non ce la faccio" non si può dire.
"Non riesco" non esiste
"Sono stanco" non è mai abbastanza.
​
Da Roberto Marelli ... maestro di milanesità attore poeta in milanese

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